martedì 17 novembre 2009

A volte ritornano. Ecco il lodo Alfano bis.

L'iniziativa del cosiddetto ddl accorcia processi, o sfascia giustizia che dir si voglia, ha raccolto pesanti malumori anche nella maggioranza.

Berlusconi è nero, e ha agitato lo spauracchio delle elezioni anticipate, che secondo lui saranno un modo per liberarsi degli alleati che gli remano contro (leggi Fini & co.), e potere così governare da monarca assoluto. O almeno in consolato con la Lega.

Le cose stanno così: o si approva il ddl sulla prescrizione breve, o tutti a casa.

A Fini non piace questa prospettiva, anche perché al momento non sembra avere la forza e il consenso necessari per correre da cavallo vincente.

Ma non va neanche tanto bene al Pd, che fresca di neosegretario deve ancora mettere in ordine casa e oliare gli ingranaggi.

Stesso discorso per la nuova Udc di Casini, Rutelli e amici in processione verso il grande centro.

Quindi che si fa?

Vuoi vedere che per fare stare buono per un po' il Cavaliere si trovano i due terzi di Parlamento e magari pure di Senato per approvare un lodo Alfano in forma di legge costituzionale?

Piano piano pare che i numeri crescano.

Casini ha lanciato l'iniziativa, raccolta anche da Fini, e che, ovviamente, vede il beneplacito del Pdl.

Mancherebbe solo il consenso di una parte del Pd.

Secondo alcune voci sembrerebbe che l'on.Luciano Violante sia l'uomo che potrebbe raccogliere quella manciata di voti tra le fila del Pd necessari a raggiungere il quorum.

Un gesto di alta responsabilità istituzionale che potrebbe, chissà, aprirgli le porte per un posto in Corte Costituzionale.

2 commenti:

  1. Ormai non mi stupisco piú di niente...e Violante l'avevo giá visto nella veste inedita di caldeggiatore di leggi ad personam un anno fa. Ecco quello che dichiaró sulla salva premier (la legge che congelava per un anno i processi per reati con pena inferiore a 10 anni commessi prima di non so che data del 2002...tutte coincidenze, naturalmente).

    -da il Foglio del 19.6.08-

    “Una risposta sbagliata a un problema vero”, così Luciano Violante sintetizza il proprio giudizio nei confronti dell’emendamento con il quale il governo ha stabilito una corsia preferenziale per i processi di grave allarme sociale.

    (...)

    (Violante) critica anche i magistrati dell’Anm “che non devono autocostituirsi controparte politica del governo” bensì “porsi su un terreno più istituzionale, entrare nel merito della lentezza giudiziaria e proporre loro una soluzione alternativa al problema posto dal governo (...) il Lodo Schifani e le immunità “sono condivisibili in via di principio”. L’emendamento ribattezzato dagli antipatizzanti “salva premier” è stato approvato ieri dal Senato, ma senza l’opposizione: il Pd e Di Pietro hanno abbandonato l’Aula. E c’è un lessico sovraeccitato, anche se parole ubriache, come sono appunto le parole “regime” e “Aventino”, evocano prima lo scherno e subito dopo l’imbarazzo del centrodestra. (...) Questo mentre i magistrati dell’Anm, dopo le parole già dure di martedì, svelano il retropensiero meno occulto del momento: “Sarebbe molto grave se la norma sospendi processi, che comporterà la sospensione per almeno centomila procedimenti, fosse stata decisa per fermarne uno solo”. Un genere di dichiarazioni che non piace al nuovo Violante: “Se riuscissimo a liberarci dall’angosciante questione ‘è un decreto salva Berlusconi o no?’ sarebbe un grande passo in avanti”.

    (...)

    Ma se il problema esiste cos’è che non va nel decreto del governo? “Con l’emendamento approvato ieri, si applica una sospensione dei processi che vale per tutti i tribunali – insiste Violante – Non spetta alle maggioranze parlamentari decidere quali processi si celebrano e quali no. L’intervento non tiene conto dei piccoli tribunali, moltissimi, che non si occupano mai dei casi gravissimi previsti dal testo. E’ un’ovvietà: nelle piccole circoscrizioni, dove non si celebrano processi di grande criminalità, cosa faranno i giudici, giocheranno a scacchi? Insomma è una situazione insostenibile. Spero che il presidente del Consiglio se ne renda conto, qui non si contesta il problema che il premier intende risolvere ma il metodo e la cura”.

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  2. Ciao Ciarciagallo, grazie dell'ottimo contributo!

    Negli ultimi giorni Violante sembra voler fare un po' marcia indietro, e si mostra più critico su prescrizione breve e immunità, ma allo stesso tempo ha rilasciato dichiarazioni che lasciano un po' spiazzati:

    "Non discuto se sia giusto o sbagliato evitare al presidente del Consiglio un processo, ma questo è un problema che ha la maggioranza, non l'opposizione".

    L'intervista completa è di ieri, su http://www.ilsussidiario.net/articolo.aspx?articolo=50987

    PS: mi dicono che la puntata di avantieri di Report "Lotta di poteri" è stata molto interessante, anche se ancora non l'ho vista, vi giro la segnalazione!

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