
Non puoi farci niente, certe iconologie si sedimentano talmente a fondo nella memoria che certe volte tornano in superficie a scompigliare le idee. Ed ecco che immotivatamente sobbalzo quando Repubblica mostra le immagini di Di Pietro nelle vesti di trebbiatore, chei mi riportano alla mente un Mussolini a petto nudo che si mostrava operoso nel lavorare le spighe, stampato sui manifesti di regime.
"Ma che c'azzecca?", direbbe Tonino. Niente. Assolutamente niente.
Forse è il caldo. Oppure solo un certo timore per come stanno andando le cose.